Giovani Presenti Possibili

FINALITÀ

Giovani Presenti Possibili (GPP) si configura come un’opportunità per mettere a sistema sperimentazioni osservate negli ultimi anni, avviarne delle altre e ottenere un modello complessivo di intervento per il contrasto al fenomeno NEET. Il quadro metodologico di riferimento del progetto è la “pedagogia di cantiere” che prevede di perseguire i seguenti obiettivi nei confronti dei destinatari:

  • “empowerment” al fine di esercitare un controllo positivo della propria vita,
  • “cittadinanza attiva” per agire in maniera attiva e propositiva nei contesti sociali,
  • “life skills” per operare competentemente a livello personale e sociale.

DESTINATARI

I destinatari sono giovani tra i 18 e i 29 anni disoccupati e inattivi e minori dai 16 in su in dispersione scolastica residenti nei Comuni dell’Ambito Sociale VEN 03 Bassano del Grappa. La scelta di un territorio specifico è di vitale importanza per la buona riuscita del progetto: si prevede di allestire e capitalizzare una rete ampia di reti, relazioni e opportunità che possano diventare un ecosistema solido e di riferimento per i bisogni dei ragazzi. Il numero complessivo di giovani coinvolti dalle azioni di Giovani Presenti Possibili sarà di 80, di cui 60 NEET e 20 in dispersione scolastica.

TIPOLOGIE DI INTERVENTO

Gli interventi previsti sono suddivisi in 4 aree:

Area 1) Emersione. L’équipe di animazione territoriale individuerà la comunità educante di riferimento. Mappando le attività, le metodologie e gli strumenti di aggancio più efficaci delineerà il modello di intervento.

Area 2) Coinvolgimento. Il progetto si doterà di strumenti per coinvolgere i destinatari del progetto approfondendo tematiche e ascoltandone la voce. Saranno realizzati 6 workshop e 1 webinar in tema lavoro, innovazione digitale, green economy, start up, creatività e cultura. Saranno realizzati 2 focus group con i destinatari e 2 eventi, uno iniziale a tema dispersione scolastica e uno finale che potrà restituire gli esiti immediati del progetto, il modello sperimentato e gli output dei project work.

Area 3) Attivazione generativa. Per ognuno dei destinatari è previsto sia orientamento di base individuale che specialistico a cura degli OML. I partner avranno un ruolo specifico nel coaching individuale con l’esperienza educativa almeno quinquennale maturata anche attraverso alcune sperimentazioni già in essere nel territorio. L’area prevede 8 laboratori formativi che mettono in pratica il modello dei canteri pedagogici e che generano un campo misto tra scuola, formazione, territorio. Le potenzialità di Villa Angaran San Giuseppe, del centro Cre-ta e degli altri luoghi, anche sull’altopiano di Asiago, permetteranno di allestire esperienze multidisciplinari (trasformazione alimentare, informatica, agricoltura, rigenerazione urbana ed edilizia, media education, teatro, musica, arte e produzione culturale). I 5 project work di co-progettazione accompagneranno la realizzazione di 5 progetti a partire da idee raccolte dal bando costruito dall’equipe di animazione territoriale. Il progetto prevede per alcuni destinatari 3 percorsi di formazione outdoor motivazionale (sport, trekking…) e 7 esperienze di tirocinio di inserimento in imprese collegate ai temi affrontati.

Area 4) Ecosistema territoriale. La gestione della rete di progetto sarà determinante per poter monitorare e verificare il modello di intervento individuato dal progetto. Il processo di analisi condotto con l’équipe di animazione territoriale sarà oggetto di un report finale che avrà anche l’obiettivo di condurre gli esiti del progetto oltre il progetto stesso.

https://www.prismavicenza.it/wp-content/uploads/2024/04/1-Pieghevole.pdf